Quadro in dono all’Avis Comunale di Bergamo
Nadio Grigis, in occasione del termine della propria carriera, ha voluto ringraziare Avis Comunale Bergamo donando il dipinto del pittore Ivan Parolini insieme alla sua poesia dal titolo il “Donatore”
La lettera
Marzo 2024
Al Presidente Avis di Bergamo : Dr. Paolo Comana
E’ con immenso piacere che mi permetto di donare un dipinto ed una poesia, all’A vis di Bergamo, che per tanti anni mi ha permesso di essere un donatore di sangue, dimostrando sempre attenzione, premura e soprattutto professionalità in ogni ambito, sanitario e non.
Il dipinto è stato realizzato da Ivan Parolini, che ha saputo con abilità, tradurre in colore ed immagini, il mio messaggio.
Parolini è un artista bergamasco che dopo gli studi al Liceo Artistico di Bergamo si è diplomato in pittura sotto la guida di Marco Cingolani presso l’Accademia di Belle Arti “Giacomo Carrara” di Bergamo.
La poesia, riportata sul passepartout del quadro, invece l’ho scritta io.
Sia il dipinto che la poesia, hanno l’obiettivo di rappresentare l’importanza ed il senso del donare all’altro, senza aspettarsi nulla in cambio.
Non è tanto quanto riusciamo a dare, ma quanto impegno, costanza, amore e tempo ci mettiamo nel dare.
Forse però la cosa più affascinate è quella di donare senza conoscere il destinatario di questo dono, senza poter scegliere a chi va il nostro “regalo”.
Tu lo doni e lui può arrivare ovunque e da chiunque, dando energia, speranza e coraggio a qualsiasi vita ricevente.
Come si intuisce anche “dall’uomo Vitruviano” e come scritto da Ivan Parolini sul retro del dipinto, siamo dentro un cerchio di continuità che unisce e che non si deve interrompere mai: c’è chi dona e c’ è chi riceve.
Il sangue donato abbatte ogni barriera, geografica, religiosa, sociale, sessuale, politica, sentimentale.
Non ci sono confini insuperabili nel donare il sangue e questo messaggio dovrebbe arrivare a tutti noi, ma soprattutto a chi sta causando guerre e lotte con ingente spargimento di sangue, forse proprio per modificare quei limiti e quei confini, che non dovrebbero essere delle barriere, ma delle cuciture, tra un paese ed un altro, per tenerci uniti e non per dividerci.
Le foreste coi mari, le montagne ed i deserti, i laghi con i fiumi sono gli unici confini che dovrebbero esistere e dovrebbero essere rispettati; questi però sono gli unici confini che non ha fatto l’uomo….
Donare il sangue significa uscire un po’ anche dal nostro legittimo egoismo, dalla nostra comfort zone, buttando il cuore oltre quei confini sani, che sono linee immaginarie che abbiamo intorno a noi per proteggere lo spazio personale, i sentimenti, i bisogni e il nostro tempo.
Grazie ancora per avermi concesso di donare. Con riconoscenza
Nadio Grigis
La poesia
IL DONATORE
Col corpo disteso
In umile posa
Come indifeso
Con braccia tese
Donando qualcosa
Senza pretese
A vite sospese
Magari offese
Tante volte ferite
E talora salvate
Da un’azione
Che unisce
Mischiando quel rosso
Per farlo più acceso.
Nadio Grigis